Ducoli’s web site © 2007

 

News

Live

Press

BIO

CD.Graphy

Free Listening

Info

Guest Book

 

Home

 

 

 

Bacco il Matto

 

Alessandro Ducoli

Voce e Armonica

 

Nicola Sonetti

Chitarre

 

Luca Pedrazzi

Basso

 

Mauro Ferretti

Batteria

 

 

Prodotto da Bacco il Matto al Sound City Studio di Berbenno (SO; fonico di studio Giuseppe Salvadori).

 

Un grazie particolare Roberto Ortolan per le chitarre in San Marco e Babilonia, a Ermes Rubìn (Rubino) per i cori in Babilonia, Il Matto e Oggi, a Marco Grompi per la chitarra in Se mi porti un fiore e la voce in Babilonia e San Marco. Tutto quanto trovate in questo cd è stato possibile grazie a Giuseppe Salvatori che ha sopportato e registrato il Bacco tra il 21 ottobre e il 15 novembre 1998. Una nota immancabile va alla masterizzazione finale di Paolo Filippi. Tutte le fotografie sono di Federico Savardi. Un doveroso ringraziamento va a Piero “Master” Gheza per averci ispirato raccontandoci, a modo suo, della Scozia e del Kentoucky e a Cesare Casalini per il supporto radiofonico. In copertina ci sta “Il Bacco” visto da Eros Accampi.

 

Available

 

 

Bacco il Matto

San Marco (1999)

 

Luna ubriaca

S. Marco

Se mi porti un fiore

Babilonia

Oggi

Cane randagio

Marisa ha un nome

Il matto

Nuda e cruda

Serena

 

 

 

Luna ubriaca (29 gennaio 1996)

 

Lei sta proprio dall’altra parte

Di questo posto strano.

Nella notte buia qualche volta si sente sola.

L’amore costa,

Due soldi d’argento dentro la fontana

E un bacio caldo sulla pelle.

 

Luna di cristallo appesa in mezzo al cielo,

Nella notte buia è appesa in mezzo al cuore.

 

Questa notte ho attraversato tutta la città

Un miliardo di strade dentro la città

Un miliardo di luci sopra i marciapiedi

Dall’altra parte desiderio sottile,

Dall’altra parte il desiderio è più grande,

Muove tutte quante le cose.

 

Luna di cristallo appesa in mezzo al cielo.

 

 

S. Marco (24 maggio 1998)

 

Portami un bacio se non hai niente

 Ho sete anch’io se può farti piacere

Siamo questa pianura che abbiamo davanti

Dovremo pure fermarci da qualche parte.

 

Ho sprecato il mio tempo e non ho avuto niente

Tutto quello che avevo e sono ancora qui

La tua porta è chiusa, non mi aiuta a fare un passo avanti

Abbiamo perso ancora o non è vero niente.

 

Io ti porterò a S. Marco a far l’amore dentro il campanile

Io ti porterò a S. Marco a fare finta che domani è festa.

Portami qualcosa di nuovo,

Dimmi che domani è festa e io ti porto lontano.

 

Questo mondo di buoni è peggio dell’inferno

E puoi andare a cercartelo dove vuoi

Nella gente ordinata che cammina sicura

Che si cambia il vestito quando arriva la sera.

 

Non sei più nessuno se non sai dove vai

Hai paura di dire tutto quello che sai

Ma ogni sabato sera puoi trovarmi qui

Mentre guardo ancora in fondo alla pianura.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

Se mi porti un fiore (28 luglio 1998)

 

Non si può giocare sempre con la malinconia

Senza fare i conti con le cose che non hai mai avuto.

Non si può raccontare una bugia

E poi chiudere gli occhi e fare finta che non sia un peccato,

Qualche volta non ci credo.

 

Ho bisogno di fantasia, di parole d’amore che non costano niente

Che non facciano male, ho bisogno di una vita normale

Voglio uscire di notte e cominciare a ballare

Insultare la luna senza chiedere scusa

Io non voglio tremare più,

Se non è per amore o per giocare.

 

Tu continui a fare finta di niente e poi ti trovi ancora qui

Che stai pensando a qualche cosa di grande,

Il mondo gira come sempre.

 

Prendi tutto quello che hai

Dagli fuoco, non pensarci due volte e dimmi come stai,

Un minuto può cambiare una vita.

Le parole d’amore non costano niente

Se mi porti un fiore io sarò importante, ancora.

Ti chiedo semplice come un bacio, Vicino, a portata di mano

Non ti accorgi nemmeno che ci siamo ancora.

 

Tu continui a fare finta di niente e poi ti trovi ancora qui

Che stai pensando a qualche cosa di grande,

Il mondo gira come sempre.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

 

Babilonia (30 ottobre 1996)

 

Solo un leggero mal di testa

Ma le cose che vedo hanno forme nuove

Così la tua pelle ha un sapore forte,

Sono contento che mi vuoi baciare.

Niente di davvero complicato

Vuoi un sorriso e un bacio dato bene

Mi restano ancora quattro soldi in croce

Lo sai che mi piaci, mi piaci davvero.

 

Ci sono persone che lo sanno bene

Che hanno imparato che puoi farne a meno.

E io cosa, sono uno di loro, sono anch’io come loro

Faccio quello che voglio fino a quando conviene.

 

Ma è davvero importante calcolare ogni cosa

Ogni dettaglio, ogni particolare

Sono sicuro non è più come prima

Anche se qui non è cambiato niente.

La gente cammina dietro alle sue cose

Si conoscono tutti proprio come in paese

Questo posto è strano, te ne sei accorta

Lo sai che mi piaci, mi piaci davvero.

 

Ci sono persone che lo sanno bene.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

 

Oggi (27 dicembre 1996)

 

Oggi è un giorno nuovo

 Lo dicono le cose che ho intorno

Il tuo sorriso che ha ripreso colore,

Fuori c’è il sole.

Ogni cosa ha bisogno di tempo

Proprio il tempo che vale più dell’oro

Invece io sono sempre qui

A controllare ogni cosa.

 

Il giorno passa e poi ritorna ogni volta.

Il giorno passa e poi ritorna.

Il giorno passa e poi ritorna alla svelta.

La notte sta arrivando senza fare rumore.

 

L’acqua è come il ghiaccio

Si scioglie per raggiungere il fiume

Io non resisto, voglio uscire da qui

C’è un momento per restare da soli

E un momento per cercare qualcuno

Così il tuo cuore che ha trovato il mio amore

E’ come l’acqua che si muove.

 

Il giorno passa e poi ritorna ogni volta.

Il giorno passa e poi ritorna.

Il giorno passa e poi ritorna alla svelta.

La notte sta arrivando senza fare rumore.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

 

Cane randagio (19 settembre 1996)

 

Non c’è più tempo per restare a cercare qualcosa

La notte non si muove più ma tiene buone le tue cose

Riesco a sentire i passi e la nebbia cammina per strada

Non riesco a vedere più niente, la festa.

Mi muovo bene dietro a quello che mi piace

Faccio la mia parte anch’io,

Ho messo gli occhi dietro ai tuoi.

Fine del gioco, nessuno vince

Adesso mi ricordo chi sei

Sono un cane, fammi controllare se è vero.

Guardo quello che succede

Tengo gli occhi chiusi, voglio indovinare

In fretta perché stanno arrivando

Se mi dai da bere.

La notte cammina per strada, io mi sento un cane

Mordo solo se ho paura, mordo quando ho fame.

 

Marisa ha un nome (16 dicembre 1996)

 

Hai messo un fiore dentro i tuoi capelli

Questa sera ti vengo a cercare

Hai messo un fiore proprio dentro il tuo cuore

Questa sera ti voglio amare.

Ho chiuso per sempre con la malinconia

La uso quando serve contro la malattia

Dell’amore bugiardo usato senza pudore,

Dell’amore bastardo che mi spacca il cuore.

 

Tristezza vai via, tristezza vai via

E portami l’amore che io vivo solo così,

 

Ho messo un fiore dentro il tuo giardino

Si apre ogni volta quando arriva il mattino

Quando io scappo via dalla tua finestra

Quando il tuo profumo mi fa girare la testa.

Tristezza vai via.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

 

Il matto (25 giugno 1997)

 

In ogni posto dove vado guardo bene dove sono

 Il tuo vestito con i fiori è una porta spalancata.

Qualche sasso sulla strada si è incastrato nel tombino,

Questo posto è la mia casa, è la casa della gente.

 

Gocce che cadono in fretta, che non fanno rumore.

Gocce sopra la mia testa, non mi lasciano stare.

Gocce sulla strada bagnata, gocce sul marciapiede.

Gocce proprio dentro il mio cuore, proprio nel mio bicchiere.

 

In ogni posto dove vado sto cercando dove sei,

Dentro agli occhi della gente, nelle pieghe dell’asfalto.

Anche io ciò le mie ragioni per sputare sulla strada,

Il tuo vestito con i fiori è la porta che mi piace.

Gocce che cadono in fretta.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

 

Nuda e cruda (12 settembre 1996)

 

Forse sono disordinato, forse sono proprio suonato

Ho perso la strada un’altra volta

Ho perso i miei soldi ancora un’altra volta.

La notte copre tutti i rumori, le luci sono sempre più scure

Ma l’odore del profumo che hai messo questa volta mi aiuta,

Ti fermi per riprendere fiato, e in un secondo l’hai persa.

 

C’è una goccia che cammina sul muro

Il pavimento sta dall’altra parte

Smettila di correre ancora, aspetta che raccolgo i miei pezzi.

Il buio non mi serve più, i miei piedi vanno avanti da soli

Il rumore arriva proprio dall’altra parte

Mi chiama e non mi lascia più tempo.

Ti fermi per riprendere fiato, e in un secondo l’hai persa.

 

Ti voglio nuda, nuda e cruda.

 

Serena (18 dicembre 1997)

 

Hanno detto che Fiore è caduto all’inferno

Scarpe, profumo, tutto al posto giusto.

Ha vissuto per anni in una valle stretta

Fatta proprio a misura, una valle perfetta

Stretta come il tesoro che mi tieni nascosto sotto a quel vestito.

 

Il turno di notte voglio farlo nel bar

E l’acqua più buona è quella sporca di malto.

Le mie sigarette sono sempre uguali,

Non mi piace la tua sveglia,

Mi ricorda chi sono.

 

Voglio stare qui dentro fino quando ne ho voglia

E voglio chiuderti dentro.

Voglio un mucchio di soldi e una macchina nuova

Voglio usare le mie mani sotto il tuo vestito.

 

Posso darti ogni cosa se riesco trovarla,

Posso darti tutto quello che riesco a comprarmi.

Le mie sigarette sono sempre uguali,

Non mi piace la tua sveglia,

Mi ricorda chi sono.

 

Testo: A. Ducoli. Musica: N. Bonetti e A. Ducoli.

 

 

News

Live

Press

BIO

CD.Graphy

Free Listening

Info

Guest Book

 

Home

 

Ducoli’s web site © 2007